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Coreografa e danzatrice internazionale italiana, si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York per poi approfondire i suoi studi a livello internazionale. Nella sua formazione giocano un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shecter Dance Company e lo studio di Gaga, linguaggio del celebre coreografo Ohad Naharin. Come per un infante, la danza “consiste nell’ascoltare il corpo prima di dirgli cosa fare” attraverso passione, abilità e potere dell’immaginazione.

Danza e drammaturgia
(Stefano Tomassini)

La drammaturgia in danza è un vero e proprio discorso critico che riguarda e investe le pratiche di movimento, convocando nozioni di poetica e di forma, di testo e di contesto, di paesaggio e di orizzonte, struttura e ambiente: un vero e proprio ambito in espansione per problematizzare l’intero processo creativo. Le lezioni seguiranno un approccio inclusivo e transdiciplinare, incrociando gli studi culturali e postcoloniali, gli studi sull’affetto e gli studi queer, per moltiplicare le analisi dei dissensi e delle differenze. Fino a intendere la performance di danza come un concetto operativo capace di costruire pratiche drammaturgiche di resistenza al presente, e politiche di cambiamento e di costruzione del futuro in senso affermativo.